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Masseria MinutilloContrada Conchia - Monopoli
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Un tempo vi fu un viandante
dubbioso nell’incedere
che seguiva i sentieri scontrosi
di una tiepida collina
tronfia di ulivi,
ebbra di macchie,
gravida di sole.
Comparve una casa
solinga e maestosa,
avvitata nel verde,
orgoglio di breccia
con le bianche pietre
esondanti sacralità.
Il viandante chiuse gli occhi
e tese le orecchie.
Si poteva ascoltare
nel vento carezzevole
il fremito di genti antiche,
l’eco di bimbette scalze,
trebbiatrici e gallinelle,
le mani di una madre
dal grembiule indaffarato.
Ora una quiete dolente
avvolge le mura,
il grembiule è fermo
e la madre dalle braccia tese
è un’ombra evanescente.
È vitreo il tramonto
sui ciottoli scomposti;
il viandante stanco
s’appoggia al parete
tergendosi la fronte.
Nell’ora che muore
la casa si è fatta madre
e benedice i viaggiatori:
quelli che passano
e si fermano,
quelli che partono
e si perdono,
e quelli che per sempre
ricordano.
“Marilena Tropiano”