29.7.24

Sazio di te



Cromatico guitto
ballonzolo sui tramonti
dove hai lasciato
i tuoi occhi adoranti,
capricci di sole

mai più cercherò
altre gemme rosa
sono sazio di te
continuo a divorare
anfiteatro generoso,
le tue gambe accavallate.

23.7.24

La masseria Minutillo

Masseria Minutillo

Contrada Conchia - Monopoli



Un tempo vi fu un viandante
dubbioso nell’incedere
che seguiva i sentieri scontrosi
di una tiepida collina
tronfia di ulivi,
ebbra di macchie,
gravida di sole.

Comparve una casa
solinga e maestosa,
avvitata nel verde,
orgoglio di breccia
con le bianche pietre
esondanti sacralità.

Il viandante chiuse gli occhi
e tese le orecchie.
Si poteva ascoltare
nel vento carezzevole
il fremito di genti antiche,
l’eco di bimbette scalze,
trebbiatrici e gallinelle,
le mani di una madre
dal grembiule indaffarato.

Ora una quiete dolente
avvolge le mura,
il grembiule è fermo
e la madre dalle braccia tese
è un’ombra evanescente.

È vitreo il tramonto
sui ciottoli scomposti;
il viandante stanco
s’appoggia al parete
tergendosi la fronte.

Nell’ora che muore
la casa si è fatta madre
e benedice i viaggiatori:
quelli che passano
e si fermano,
quelli che partono
e si perdono,
e quelli che per sempre
ricordano.

“Marilena Tropiano”

20.7.24

Rabdomante di versi



Non conoscevo arsura
per i miei vaneggiamenti
fonte inesauribile
poesia sorgiva
mi zampillavi dentro.

Ora vago
a fronte bassa
rabdomante di versi
in un deserto di folla.

11.7.24

Noi poeti



Noi poeti,
noi danzatori
sulle punte dell’assurdo,
noi inutili
sbeffeggiatori dell’ovvio,
noi linguacce alla morte,

siamo merce avariata
siamo scarti senza etichetta,

noi infedeli e blasfemi,
noi Donchisciottini,
sfoderiamo armi di pane
molliche d’amore diffuso
briciole di follia.

7.7.24

Il lato fresco



Il lato fresco
e silenzioso
concavo di colori
tramestio di mondi alati
mi solleva il petto.

Quasi mi attendo
il tuo caffè scalzo
orlato di un bacio,
il tuo dono perfetto.

Mentre tutto è fermo
domande stropicciate
ti cercano ancora
e non mi resta
che guardarti svanire
in quel punto misterioso
dove pregano le falene
con le ali al pianto.