12.9.24

Tu mi disegnavi



Tu mi disegnavi
ed io correvo
correvo forte
per raggiungermi
in una vita diversa
scartoffie di poesie
una collina generosa
un prato testardo
e un giardiniere
ancora più testardo.

Tu mi disegnavi
ed io correvo
tanto forte da decollare
e guardarmi da lassù
in una vita ben messa
poesie sporche di caffè
e del tuo rossetto dolce
il caminetto sempre acceso
noi sotto una coperta
e una sveglia fracassona
gettata di lato.

Tu mi disegnavi
ed io correvo
tanto piano da sognare
e ridermi addosso da lassù
in una vita normale
dove c’è il cane
ma anche il gatto
o entrambi con un coniglietto
e le melagrane con i fichi
e l’odore della pioggia.

Tu mi disegnavi
ed io correvo
senza girarmi indietro
tanto ti sapevo dietro
ma forse eri avanti
troppo avanti
per le mie poesie
le mie fanfaluche
il giardino e il caminetto
il caffè e le melagrane
e l’amore gettato di lato
con la sveglia fracassata.

11.9.24

In cerca di parole



Trovare le parole
per sfiorare
epidermidi lacerate
dai “per sempre”,
incatenate agli angoli
dai desideri inghiottiti
per soffocare i brividi

trovare le parole
anche per chi
con le parole gioca
come un bimbo
nel suo parco di sogni.

Dove trovo le parole
che mi sono rotolate via
su strade senza uscita
quelle che zampillavano
da fontane di cristallo

trovarle per te
che sei un’estranea
che forse conosco
da una vita precedente
in cui eri stella
ed io cometa

e mi piaceva
precipitarti addosso
con la leggerezza
di un amore senza paracadute.