Ciao Lucio
ci hai lasciato
in un soffio di primavera.
Eravamo tutti in Piazza Grande
avevamo ancora bisogno
di carezze e di sogni
di lenzuola bianche e di briganti
eravamo tutti lì
c’era Tazio, Ayrton,
l’Avvocato e Bonetti
c’erano Anna e Marco
che si tenevano per mano
c’era tua figlia Futura
e il Ballerino stanco
c’era tua mamma geniale
ti chiamò Signore
Gesù fra i pescatori.
Due ragazzi nascosti
innamorati in un rottame
per loro ci sarà sempre
una sera dei miracoli
per loro sfreccerà
il motore del 2000
invecchiato senza età
perché non è riuscito
a disegnare
il cuore del ragazzo.
Ti parleremo ancora
telefonando tra vent’anni
raccontandoti la vita
il sole
la stella di mare
le tue isole vergini
l’ultima luna
il suo parco
e l’anno che verrà.
Ciao Lucio
guarderemo ancora in alto
dove le rondini
si fermano
sul naso dei vecchi
dove leggono nel cuore
da dove arriva
questo strano dolore
e cosa sarà
che fa crescere gli alberi
e la felicità
che ti porta a cercare giustizia
dove giustizia non c’è.
Ancora più in alto
dove canta Caruso
dove ballano gli angeli
due dita sopra il cielo.
felicissimo e poetico componimento di dense e belle espressioni dalliane.
RispondiEliminabravo ferruccio, come sempre.
peraltro è basta una fugace passeggiata tra le stanze del tuo blog per capire finalmente dove si era "nascosta" la tua grande, per noi tuoi vecchi amici incontestabile, capacità di scrivere, di pensare, di sentire...
grazie di tutto questo.
angelo