Stanze vuote
ove aggrovigliato
il mio senso geme
ove spiriti antichi
pronunciano silenzi
in fa diesis
stanze vuote
ove s’aggira stentata
una trama di specchi
ove in punta di piedi
cerco un colore
che m’imbratti dentro
stanze vuote
non scontate
renitenti, disadorne
che avrei riempito
di futile quotidiano
fantastica routine
stanze vuote
inusitato rigetto
stuprati orizzonti
ove cala il meriggio
e s’arena il rimpianto.
il mio senso geme
ove spiriti antichi
pronunciano silenzi
in fa diesis
stanze vuote
ove s’aggira stentata
una trama di specchi
ove in punta di piedi
cerco un colore
che m’imbratti dentro
stanze vuote
non scontate
renitenti, disadorne
che avrei riempito
di futile quotidiano
fantastica routine
stanze vuote
inusitato rigetto
stuprati orizzonti
ove cala il meriggio
e s’arena il rimpianto.
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