Esiste un bordo per tutte le cose.
C’è n’è uno per il cammino
dove il passo s’attarda
per lo sguardo
dove l’occhio s’arruga
per la lama
dove la mano s’arrischia.
C’è un bordo per il foglio
dove la scrittura s’aggrinza
s’accorcia, s’ingorga.
E c’è un bordo per il pensiero
che s’affolla e s’intorbida e s’arrocca
crèpita e si strugge.
Rattrappito nel grumo dei sogni.
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