è quella fastidiosa gravità
che tira giù una lacrima
aggrappata allo zigomo
il brivido che gratta
i basolati sconnessi
di vicoli poco battuti
sulla schiena dell’anima
il ticchettio dell’orologio
sulla mensola impolverata
dove s’àncorano i ricordi
in chiassose adunate
la foto in bianco e nero
spiegazzata sulla ferita
ancora aperta
ancora maledettamente aperta
questo cuore ergastolano
nelle conturbanti galere
dove strombazziamo
vite smerigliate
e turbamenti rococò.
che tira giù una lacrima
aggrappata allo zigomo
il brivido che gratta
i basolati sconnessi
di vicoli poco battuti
sulla schiena dell’anima
il ticchettio dell’orologio
sulla mensola impolverata
dove s’àncorano i ricordi
in chiassose adunate
la foto in bianco e nero
spiegazzata sulla ferita
ancora aperta
ancora maledettamente aperta
questo cuore ergastolano
nelle conturbanti galere
dove strombazziamo
vite smerigliate
e turbamenti rococò.
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