27.8.23

Le belle persone



Che belle
le persone che hanno sofferto.

Hanno la vita
stretta nei lividi,
gli avambracci gonfi
per sostenere gli sguardi,
parlano tra loro
un silenzio fuori moda.

Sono dietro le quinte
di un teatro decadente
non recitano, si defilano,
non si truccano, sono belle.

Hanno la forza
di mille farfalle,
la resistenza dei papaveri,
il fascino dei barboni
padroni del mondo sottosopra.

Che belle quelle anime
schiacciate e gigantesche,
umili, mai rassegnate.

Una fortuna sarebbe
incontrare una di loro
nei vicoli del dubbio
che ci spieghi
come diventare belli
guardando il dolore
dritto negli occhi.

16.8.23

Sogno agostano



I tuoi occhi
sono lampare claudicanti
su di un mare rabbuiato
dove ondeggiano
stanche gabbianelle.

Conosco quelle derive
che spingono al largo
e lentamente
portano al naufragio i sorrisi.

Dalla spiaggia osservo
e i miei sguardi
sono braccia di vento,
gambe di remi,
ansia di vele.

Ma è solo un sogno d’agosto.
Non c’è un battello
su questo mare immobile.

Le mie mani
tornano indietro
con la sabbia nelle maniche.

14.8.23

Arminieggiando (3)



Impara
dalla pazienza del sarto:
la tua vita è una tela
strappata in più punti:
impara a ricucire
con le dita nei tramonti.

Cammina piano
a piedi scalzi
scansando gli insetti
che ricamano le loro tane.

Dai loro da bere
perché hai ben presente
cosa sia la vita assetata.

Meravìgliati
dell’armonia delle pietre
levigate dalla pioggia
incastrate in tanti abbracci.

Infàtuati del disordine
sulle bocche delle lucertole:
se t’inginocchi alla sera
sentirai le loro poesie.

2.8.23

So che mi stai pensando



So che mi stai pensando
quando il vento
trattiene il respiro
e s’inchina al frinire di una cicala
annoiata del suo spartito.

Quando l’azzurro declinante
di quella striscia di mare
giaciglio sull’orizzonte
si pettina di bianco
come un amante brizzolato.

So che mi stai pensando
quando le foglie impiccione
fanno cento mulinelli
infilandosi nei pertugi
come chiacchiere di cortile.

Quando la tortorella
innamorata del sole calante
zampettando si ritira
e racconta favole al suo nido
che dolcemente s’acquieta.

So che mi stai pensando
quando le tende si scostano
per far passare la luna
che non chiede permesso
per accomodarsi nel firmamento.

E tu, tu stessa sei luna
prendi a sciabolate il buio
e spargi amore nel mio cielo
infinito amore nel mio cielo
perché solo d’amore si tratta
quando tu mi pensi.

1.8.23

Mi piaci così



Mi piaci così 
circondata di leggerezza
in sospensione sabbatica
con l’anima protesa in volo
tra icastiche dimensioni
e agili pulsioni.

Prego il tempo
di lasciare che ti guardi
fino ad abbacinarmi
per poi continuare a immaginarti
distesa nella mia cecità
fragrante della tua luce.