2 giugno 2024

Domenica



La domenica
si snoda con lentezza
abita un cesto di spine,
vimini intrecciati
di insano tepore,
uggiola, implorante.

Vorrebbe poche briciole,
un fuocherello distante,
nuvole d’inchiostro dorato
dove intingere l’anima,

tornare a scrivere d’amore
volatilizzando ombre,
frantumando specchi.

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