in un buio rattrappito
la vita percettibile
defluiva nell’attesa
cercavo affabulanti
passi di speranza
in questo universo
quadrato senza stelle.
Poi hai aperto
la scatola della mia vita
schiacciata
sul senso dell’inutile,
reso plasticità
alle mie depresse forme
e slancio finalmente.
Inebriata abbacinata
di luce folgorata
la musica incalza
carica la corda
dell’anima tesa
fremono lamelle
guizzano palpitano
e infine ballo per te
piroette sinuose
il mio dono per te
finchè lo vorrai
ballo per te
finchè terrai
dischiuso il mio cielo
fino alla fine
del tempo sfilante
sui denti del tamburo
ballo, m’avvito
m’inchino e m’inarco
solo per te
vibrante, il mio ballo
ritmati ghirigori
alte le braccia
fendono l’aria:
mentre osservi
divertita sirena
aggancio il tuo sorriso
scalo le tue guance
mi tuffo nell’iride
....e non mi fermo più!