30.4.08

Ballerino di legno (Carillon)

Il tempo esploso
in un buio rattrappito
la vita percettibile
defluiva nell’attesa

cercavo affabulanti
passi di speranza
in questo universo
quadrato senza stelle.

Poi hai aperto
la scatola della mia vita
schiacciata
sul senso dell’inutile,

reso plasticità
alle mie depresse forme
e slancio finalmente.

Inebriata abbacinata
di luce folgorata
la musica incalza

carica la corda
dell’anima tesa

fremono lamelle
guizzano palpitano

e infine ballo per te
piroette sinuose

il mio dono per te
finchè lo vorrai

ballo per te
finchè terrai
dischiuso il mio cielo

fino alla fine
del tempo sfilante
sui denti del tamburo

ballo, m’avvito
m’inchino e m’inarco

solo per te
vibrante, il mio ballo

ritmati ghirigori
alte le braccia
fendono l’aria:

mentre osservi
divertita sirena

aggancio il tuo sorriso
scalo le tue guance
mi tuffo nell’iride

....e non mi fermo più!

14.4.08

Tramonto


Il tramonto è lo scoccare di un tempo in cui declina l'illusione di avere il potere di dominare gli eventi con la forza delle idee, con la certezza di essere nel giusto, sulla metà buona del mondo; ma l'aggressione delle tenebre insinua il dubbio che nello sforzo di tenere la barra del timone perennemente in bilico tra opportunità e coerenza, tra autoreferenzialità e sacralità della piazza, la diritta via sia stata smarrita e sfuggito il polso e il battito della realtà. Noi siamo e saremo quelli che vogliono cambiare il mondo: dobbiamo ritornare a saperlo spiegare. Dobbiamo sapere usare con dimestichezza e velocità il canocchiale dello stratega e il microscopio dell'analista, perchè le speranze del futuro non ci nascondano le povertà del presente. Siamo zero, oggi, ripartiamo, strisciamo ventre a terra, la notte sarà lunga, ma più vi ci addentreremo più sentiremo, pungente, il profumo dell'alba.