Torno brevemente sulla questione dell'analisi elettorale, conscio del fatto che, come avviene sempre, le valutazioni in questo campo sono fortemente influenzate da sentimenti emotivi, come nel campionato di calcio; in soccorso dei giudizi sulle elezioni non abbiamo però lo strumento della VAR per rivedere eventuali errori che siano stati compiuti. L'aritmetica non dà scampo: chiunque può calcolare che, fermo il risultato di Nuccio, se al M5S fossero andati 2000 voti in più prelevati dal campo avverso, sarebbe stato ballottaggio. Io stesso ho segretamente sperato che andasse a finire così. Quello che ho voluto sommessamente evidenziare è che non è una mossa politicamente avveduta sottolineare tra le principali cause di un insuccesso, una esogena, quale può essere una scommessa sul risultato altrui, anzichè quella endogena che credo di aver ben trattato nell'intervento precedente. Ancor di più se questa scommessa/previsione riguarda il "torrente" (corrente d'acqua caratterizzato da estrema variabilità di deflusso con alternanza di piene violente e di portate limitate o nulle cit. Treccani), chiamato M5S. E' cosa nota come "il voto di pancia" espresso a livello nazionale si sgonfi nelle urne delle città. Ancor di più è necessario sottolineare alcuni aspetti precipui della nostra realtà. Ho scritto che i 1820 suffragi del M5S possono essere considerati i voti realmente "incazzati", insieme ai 10744 del centro sinistra. Per quale motivo? Perchè sono quelli che hanno resistito alle valutazioni del tipo: "tengo famiglia", "mio cognato, cugino, zio è con loro mi può essere utile", "il mio datore di lavoro ci ha detto che votando per loro stiamo sicuri" solo per fare qualche esempio dei più nobili. Gli altri 7000 elettori migrati dalle elezioni politiche al centro destra hanno invece ceduto alle pressioni/blandizie ed altre procedure, determinandone la vittoria al primo turno. Ecco perchè il risultato storicamente migliore del centro sinistra non è bastato. Ecco perchè riconquistare gli "incazzati" e incanalarli in acque meno torrentizie è missione assolutamente ineludibile. E sapete cosa mi auguro? Che questo compito sia, sì, affidato al permanere della coalizione sul campo, come è stato confermato, ma soprattutto che il PD rinasca dalle ceneri con il volto sorridente e le braccia aperte verso coloro che non ci stanno credendo più, verso coloro che hanno perso le speranze, verso coloro che si sono sentiti traditi, verso coloro che vorrebbero ancora una bandiera gloriosa da sventolare. Infine ultime due parole ancora su Nuccio. Non è usuale che lo sconfitto faccia un comizio di ringraziamento. Non è usuale che lo sconfitto onori il vincitore in modo così spontaneo e sincero. Non è usuale che lo sconfitto si commuova ricordando le fiammelle di speranza negli occhi di chi lo ha convinto a candidarsi. Non è usuale che si commuova per i ragazzi e le ragazze che si sono sfiancati nutrendosi del suo entusiasmo e della sua passione. Niente è usuale di Nuccio. Ecco perchè gli va solo dedicato un enorme grazie per aver soffiato via la cenere che ricopriva carboni che sembravano spenti, per aver defibrillato cuori annoiati e stanchi, per aver rilanciato un'idea, un sogno, una missione.
14.6.18
12.6.18
La sconfitta colpa del M5S: Ma siamo matti??
Premetto che voglio bene a Nuccio Contento, riconoscendo in lui le caratteristiche di chi, come il sottoscritto, è cresciuto in un’epoca in cui la politica era una cosa molto diversa da quella attuale. Lo sforzo di attualizzare sogni, valori, ideali, coniugandoli con i propositi concreti da realizzare in una società cosiddetta “matura”, da un Sindaco di sinistra in una città di destra, è titanico, e può riservare delusioni di non semplice metabolizzazione. Che Monopoli sia di destra lo sanno ormai anche le mattonelle del borgo: quelle vecchie e quelle rifatte tre volte dalla nostra perfetta amministrazione. E su questa ormai vexata quaestio non è più utile spendere altre riflessioni, se non affidarsi a riti voodoo, esorcismi e stregonerie varie. Ma, signori miei, come direbbe lo sterminatore del PD, sentire che la colpa del tracollo è del Movimento 5 Stelle, mi sembra una tale bestialità, solo forse giustificata dall’eccesso di adrenalina accumulata da un pugile suonato. E’ come se, avendo scoperto un furto con effrazione in casa, si attribuisca la colpa non ai ladri, ma all’antifurto che non ha funzionato. Cioè 1820 voti incazzati di questa città sarebbero stati sottratti tutti al centro sinistra e non all’Invincibile Armata, e questa sarebbe una colpa? Se la conclusione è questa, oltre che essere un pessimo esercizio di autocritica, essa rivela ancora una incapacità di cogliere l’essenza e la natura del M5S, che è un movimento liquido, che si adatta al recipiente che lo circonda il quale, come abbiamo detto, è un recipiente di destra, e pertanto l’istanza di ribellione, per cercare di rompere il recipiente, (evidentemente finora inevasa), raccoglie consensi a sinistra. Cosa c’è da stupirsi? Allora cominciamo a chiederci perché gli incazzati (quelli che votano e quelli che non votano più) non vengono più nel nostro accampamento. Quel 35/40% che Nuccio diceva di aver previsto di raccogliere comprendeva un PD al suo peggior risultato di sempre della storia? Allora c’è qualcosa che non va. Non può Monopoli avere un partito erede della sinistra storica al livello di comparsa testimoniale. Qualcuno ha sbagliato e deve fare non uno, ma una decina di passi indietro. Questa miserabile deriva renziana, elitaria, condita da beghe personali e vendette trasversali! Che pena per il partito che fu di Barbarito e Matera, pochi professori e avvocati, ma tanti e grandi macinatori di consenso, coerenti e leali. Frantumate i vostri specchi di Narciso e convincetevi che la gente non vi vuole belli e forbiti, ma sudati e urlanti il vostro e il nostro sdegno, il vostro e il nostro orrore per una città mortificata da un’aggressione senza precedenti, dove si lanciano segnali preoccupanti alle giovani generazioni che tutto sia possibile con la tracotanza e la supponenza. Bene, a mio modesto avviso occorre ripartire da qui e cercare di ricostruire dalle fondamenta una sinistra nelle piazze, lasciando perdere i Social e tornando alla luce del sole; una sinistra che non faccia pubblicità delle proprie battaglie solo in prossimità delle scadenze elettorali. A cosa è servito salire sul palco 2 giorni prima delle elezioni, come ha fatto il dott. Sorino e inveire contro il deus ex machina della parte avversa, quando buona parte della popolazione forse neanche sa chi è e cosa fa Pasqualone. Ha suscitato il disturbo pari a quello di un moscone impazzito sul vetro del soggiorno. Chi ci ha pubblicamente informato durante questi 5 anni della vicenda Solemare, della Casina del Serpente, dell’Area Pagano, dei rifiuti, dell’inquinamento, del cemento che avanza sulle spiagge? Quante manifestazioni di protesta sono state organizzate? Quante marce, quante conferenze stampa? La città deve essere costantemente tenuta sul pezzo, aggiornata sulle porcherie in itinere. Non basta la pur ferma e necessaria opposizione fra le mura di Sala Perricci. Gli incazzati si raccolgono e si moltiplicano così. Riflettiamoci.
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