28.12.19

Assenze


S’insinua tremula
subdola morbida
evanescente quasi
assottiglia le trincee
scivola sotto le rocce
frantuma le scorze
ha una lama di specchio
che brandisce con sussiego
ha una corda di ferite
che disegna sulle spalle

mi carpisci scrupolosa
mi avvolgi incessante
mi arrendo al tuo volere
infame malinconia.

Vengono da lontano


Vengono da lontano 
dove sorge il dolore 
camminano sui cocci
di un tempo diroccato 
spinti da un vento bugiardo 
cercano otri di abbracci 
assetati di pace.

Tranciamo le funi
che stringono il cieco
osceno furore 
del nostro piccolo mondo
le nostre braccia
il porto sicuro
dove carezzare gli angeli.

18.12.19

Noi


Noi
condannati alla smodata
ricerca di un quanto
abbiamo smarrito il come
e vorremmo tornare ad essere
strisce di luce pulsante.

Noi
pulviscolo nel vuoto,
noi cenere di stelle
plasmati di follia,
noi anime perdenti,
fagocitati annientati.

Noi inchiodati alle inezie,
siamo tanti Icaro:
ci manca riprendere il volo.

Delfini



Quieti nell’attesa
carezze di rena sulle squame
ghirigori di brillanti sorrisi
fughe e rincorse
risa bagnate d’azzurro.

Poi ecco la brezza che sale
“amore dammi la pinna
in volo saremo abbracciati”
l’onda s’accuccia
tende muscoli di vento
gonfia vene di schiuma

il sole ci esplode rotondo
siamo in alto
più in alto del cielo più alto
noi sfidiamo le leggi
della natura che ci ingabbia
siamo ali di eterna primavera.