Ora sono magma
indefinito miscuglio corrente sorgiva di fuoco
abbarbicato prigioniero
in ventre di pianeta
orbitante nel mistero.
Scorro veloce
tra rocce millenarie
sproni aguzzi
e lance di granito.
Fluisco e m’intrufolo
in assurde crepe del tempo
tra miraggi di luce
e sprazzi di cenere bionda.
Infrangerò infine il mantello
che schiaccia i miei sogni
renitenti vampiri d’albe.
Muoverò oceaniche faglie
per risalire in superficie
esploso di energia vitale,
eromperò a baciare il cielo
infine libero d’amare.
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