T’inseguo cocciuto
su tornanti sillabati
avvitando versi
d’amorose consecutio.
Varco trappole sdrucciole
ossimori ed antitesi
anafore e metafore
imponendo estatici accenti
su pindarici balzi.
Sei la mia grammatica divina
fertile, avida, mai sazia
per te saccheggio Babele
coniugo verbi all’infinito
invito al ballo desinenze
per viverti in volo
e cantarti per sempre.
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