25.6.22

Un pò meno poeta


Vorrei essere un pò meno poeta
e più metalmeccanico
con i polmoni laminati d’acciaio
per sopportare il tanfo del Capitale
specchiarmi ogni mattina nell’altoforno
ma quanto è bello il sudore operaio!

Vorrei essere un pò meno poeta
e più contadino
con i palmi spaccati di sole
in amore con la madre terra
sentirmi dio che sparge vita
sale di frumento e furore antico.

Vorrei essere un pò meno poeta
e più falegname
avere il dono della resurrezione
delle inerti piccole cose sorridenti
intagliare anime levigate
poggiate sulle gambe dei ricordi.

Vorrei essere un pò meno poeta
e più pescatore
fondatore della città
con il cuore salpato al largo
l’ancora salda sulle radici
e le reti trascinate nella Storia.

Vorrei essere un pò di tutto questo
perché poi il poeta
dal suo cantuccio
si sporchi le mani di genio
per aver toccato
la vita dell’umanità che lotta.


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