19.7.22
Due rondini
Le sentivo già
sotto la copertina urlare
parole scorticate
ruvide di sangue rappreso
polpa viva
rabbia ed aria pura
notti di mille soli.
Ho racchiuso in me
questo inesploso dolore
volevo mi scoppiasse dentro
e sanguinare insieme con te,
correnti di un solo plasma.
E poi un sorprendente volo
sulle terre senza confine
dove tutto ha un colore
un suono di foglie
un canto di rose
un frenetico riaffacciarsi
al balcone della bellezza.
Mi hai così portato in viaggio
anima bambina
sulla giostra dei coriandoli
riportandomi indietro
nel tempo del non ricordo
quando c’eravamo già
con l’invisibilità dei corpi
e la materialità dei destini.
È pallido ora il cielo
mentre poso la valigia
e invidio due rondini
che continuano a giocare.
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