29.9.23

Sognando le città



Si lo so
sono stupidi pensieri
quelli che mi vorrebbero
con te mano nella mano
saltare su una gondola
mentre Venezia trema
di freddo e solitudine
e saluta nella nebbia
gli ultimi gabbiani
abbracciati al tramonto.

Si lo so
sono banali pensieri
quelli che mi vorrebbero
con te cuore su cuore
ballare a Ponte Vecchio
mentre Firenze dipinge
su tavolozze di cielo
e recita a memoria
endecasillabi inventati
da poeti mai vissuti.

Si lo so
sono futili pensieri
quelli che mi vorrebbero
con te labbra su labbra
ridere al Colosseo
mentre Roma stornella
le sue filastrocche
alle rondini ed ai barboni
che si amano come noi.

Si lo so
ma mi basterebbero
anche pensieri più piccoli
con te luna negli occhi
camminare sotto il Castello
mentre Monopoli s’addormenta
e canta la ninna nanna
alle anime che si perdono
e sognano le città.

25.9.23

I due me



C’è un me
tentato dalla resa
con un cappello di cenere
e un cencio in mano
senonché
non c’è abbastanza polvere
in giro, nelle fessure.

Potrei scuoterne altra
anziché scrivere
versi maleodoranti,
versi con vermi
brulicati dal passato.

Si, sono tentato
di sospendermi il cuore
e mettermi in coda
con la ragione svenduta
al banco dell’usato sicuro.

Allenarmi ad alienarmi
coi polsi aggrappati ai bordi
di una Jacuzzi di cartone
chiudendo fuori
quell’inutile me stesso
che adora la pelle d’oca
e sbava sui tramonti.

Adagiarmi spossato
in un sonno depurato
da intrusi e majorettes
che sia un virtuoso training
placido scorrimento
di cerniere senza intoppi
dell’ultimo vestito sartoriale.

14.9.23

Culmine



Sublime
quel momento
al culmine
in cui ti tengo
in cui mi tieni
e si muove il mondo
il tempo, gli atomi,
il vento e le galassie
e alla fine
mentre rotoliamo
negli oceani
mi chiedi:
“ancora”.

Incastri



È un vaso di cristallo
il carcere di nebbie
in cui s’aggrappa
tenue allo scalare
la sagoma genuflessa
anima querulante.

È una resa sfiancante
allo scorrere del tuo corpo
che si fa brace
mio zenith, mio sangue
che circola all’infinito
nelle vene del tempo
fino alla foce dei sogni.

9.9.23

Grazie Lucio



È quasi il 29 Settembre
e sono avvolto nella mia solita
Giornata Uggiosa.

Rastrello i ricordi
cercando nuove Emozioni
e Penso a Te
che non sei stata certo
Un’Avventura.

Ancora Tu
fra i miei Pensieri e Parole
che rischiari e affondi
la mia vita
sulla Collina Dei Ciliegi.

Mi Ritorni In Mente
sempre e Comunque Bella
anche se ho promesso
a me stesso
che Vivró Senza Te.

Attenderò la primavera
che riporterà
I Giardini Di Marzo
quando potrò
alzare di nuovo al cielo
La Canzone Del Sole.




Grazie Lucio

7.9.23

Incursione erotica



Sull’orlo dell’intuire
vagano sfilacciati sguardi
mentre aleggiano odori di carne,
la giugulare si fa imbuto
con la lingua intirizzita
che prefigura scenari di fuoco.

Attese di sangue accelerato
pompano sole in profondità
mani sfregate e frenate
amerebbero strapparti
in più parti da leccare.

Ma sorniona di sorrisi
spietati di voglie sospese,
tieni in campana,
godi della negazione
centellini, torturi di sete
il viaggiatore dei sensi.

Sarà infinita
l’esplosione di magma
che innaffierà l’apoteosi
del dominio delle volontà.