Beppe Stallone, giornalista, collaboratore del “Nuovo Quotidiano di Puglia” esordisce come scrittore con una raccolta di racconti brevi intitolata “Jupiter IRBM”. In essa “non esiste un filo conduttore vero e proprio” dichiara l’Autore stesso, “essendo un contenitore di vari spunti derivanti perlopiù dall’attività professionale, ma anche da spaccati di vita più intimistica”.
In effetti dalla lettura, sempre gradevole, di questi testi ci sono evidenti tematiche traslate da cronaca e reportage frutto del suo lavoro, intermediate con cornici emotive che possono assumere risvolti talvolta thriller, talvolta ironici, talvolta di amare prese d’atto.
Tuttavia se si vuol estrarre un tema dominante, emerge certamente quello della complessità dell’umanità a ridurre le tensioni verso i conflitti, soluzione invece che, se fosse in mano ai bambini, troverebbe vie d’uscita molto più semplici e accessibili. Così è per la Guerra Fredda, rievocata nel racconto principale , “Jupiter IRBM” e in “Ù biliz” dove la famiglia di un bambino viene segnata da un’esperienza di criminalità e pentimento di un genitore.
In “Balaton”, altri fatti storici - la repressione della rivolta ungherese del ‘56 - sono lo sfondo di una bella e commovente saga familiare.
Particolare e intrigante l’incursione che l’Autore compie nella fisica quantistica, ne
“Tutta colpa dei neutrini”, vere e proprie “schegge” di scrittura aforistica, dove si immagina il permanere della vita in forma non visibile, al termine di quella terrena, sotto forma di fasci di particelle, pensanti e senzienti. Iconiche, sono inserite rievocazioni delle tradizioni religiose popolari dell’approdo della zattera della Madonna della Madia a Monopoli e la trasposizione onirica delle reliquie di San Nicola a Bari nel racconto “Nicola mio fratello”, in chiave quasi psicanalitica.
In conclusione, addentrarsi nella lettura di questa raccolta è un percorso mai scontato, poliedrico, istruttivo, per l’evidente approfondimento professionale di fatti poco conosciuti, spesso con finali inaspettati e vibrazioni emotive.
Un esordio promettente che apre le porte a possibili evoluzioni dell’Autore verso forme espressive più ampie come il romanzo, la sceneggiatura o anche la drammaturgia teatrale.
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