Quel bacio sulla guancia.
Leggero, soffice come una piuma.
Come il passo dell’avventore che entra per la prima volta nell’anticamera di una casa mai frequentata.
È un messaggio dove c’è scritto che - stando alle apparenze - mi sei simpatica, mi hai incuriosito, ma sono solo alla copertina di un libro che qualcuno - in terra o in cielo - mi ha consigliato, e ho bisogno di sfogliarlo con calma. E tutti i libri vanno trattati con cura, almeno all’inizio. Poi, alla fine, puoi decidere se trovargli un posto, più o meno ordinato, in mezzo a tanti altri.
Oppure puoi decidere se lasciarlo lì, a portata di mano, sul tavolino del salotto o in braccio all’orsacchiotto che hai sul letto. Per riprenderlo subito, domani, ora. Perché non hai compreso bene, forse ti è sfuggito qualcosa. Oppure quel passaggio ti ha accarezzato e lo desideri ancora e ancora. E c’è quel profumo particolare, che magari è dentro tutti i libri del mondo, ma accostato a lei, con la sua voce, il suoi punti interrogativi ed esclamativi, i suoi silenzi chiassosi, chissà perché, ha una fragranza speciale, sa di pane, cioccolata e tramonti.
Tutto questo in quel bacio sulla guancia.
Dove le labbra e i sogni hanno preso la stessa direzione, tenendosi per mano.