Isabella, una ispettrice del Ministero del Progresso, viene incaricata di recarsi a Monbusto in Puglia per verificare le notizie che vengono diffuse sull’incredibile grado di civiltà che si dice sia stato raggiunto da questa ridente cittadina adagiata sul mare Adriatico. L’ispettrice accetta di malavoglia: altre volte ha visitato cosiddetti “miracoli” che poi si sono rivelati una “bufala”. E’ particolarmente legata ai temi ambientali: il padre faceva parte dell’equipaggio di “Greenpeace” ed era scomparso durante una missione nel Pacifico, inghiottito durante una tempesta.
Arriva nella cittadina e viene subito pervasa da profumi e colori inebrianti. Le contorte cortecce degli ulivi secolari e un trionfo di melograni la stordisce e la riporta a scenari del suo vissuto con il papà che le insegnava le varietà più intriganti della flora mediterranea. Incontra il Sindaco e le autorità che la guidano alla scoperta del paese. In particolare conosce Umberto, il presidente del Consiglio Comunale, che con i suoi occhioni azzurri, la barbetta bionda e i modi eleganti la colpisce nel profondo. La città è linda e pulita, le strade sgombre, perfettamente asfaltate e il traffico ordinato e disciplinato. Il centro storico è perfettamente strutturato con piccoli esercizi commerciali e antiche botteghe artigiane. La zona industriale è ecocompatibile e tutte le aziende sono dotate di impianti di smaltimento a norma. Recentemente nella zona portuale è stata demolita una vecchia fabbrica dell’anteguerra ed al suo posto è stato allestito un parco ittico/biologico. Una casa di una antica famiglia situata in area in parte comunale, denominata “Del Serpente”, è stata ristrutturata e trasformata in Museo. Il sistema di riciclo dei rifiuti è perfettamente funzionante e i cittadini di buon grado conferiscono materiale di scarto che viene poi in parte riutilizzato dalle stesse aziende del circondario. La cinta urbana è perfettamente regolata da un piano urbanistico che prevede minime estensioni sul territorio e agevolazioni per chi ristruttura e affitta case di proprietà. Il resto dell’edilizia è di tipo popolare per agevolare l’acquisto alle giovani coppie. Tutta la città è dotata di percorsi agevolati per disabili e piste ciclabili. Lo splendido litorale è un perfetto connubio tra esigenze del turismo e libertà di accessi al mare che sono garantiti ogni 100 metri di percorso. Gli edifici scolastici sono stati tutti ristrutturati in modo antisismico e dotati di impianti solari e collegamenti internet wi-fi,, come d’altronde accade in tutta la città. I giovani che terminano le scuole dell’obbligo sono agevolati nell’ingresso nel mondo del lavoro mediante partecipazioni a corsi di aggiornamento compartecipati dalle aziende interessate. Esistono numerosi impianti sportivi sicuri ed accessibili a tutti. In centro campeggia un teatro comunale mentre in periferia c’è un multisala ed un cinema all’aperto. Per gli anziani esistono case di riposo comunali e iniziative di impegno sociale per mantenerli sempre coinvolti nella vita della città. Le splendide e caratteristiche campagne che fanno parte del suo variegato territorio sono tutte urbanizzate e dotate dei servizi essenziali: gas, luce, telefono e trasporti. L’amministrazione comunale è efficiente e trasparente e mantiene i conti in pareggio grazie a spese oculate e entrate progressive basate sul reddito dei cittadini.
Isabella non crede ai suoi occhi: finalmente ha conosciuto la città ideale, quella dei suoi sogni e quella dove avrebbe voluto vivere. Il resto lo fa l’amore: Umberto la conquista e lei decide di vivere per sempre a Monbusto.
Anche questa è “fiction”.
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