La tua testa sulla spalla
dolcemente accarezzavo
ti raccontavo
e forse inventavo
le storie più strane
ti parlavo di Francesco
che più strano non si può
ma per te era solo il Papa
facevamo i cruciverba
e ti chiedevo la parola
che fingevo di ignorare
giocavamo alla tombola
e vincevi caramelle
che regalavo di nascosto
ti ho portato in giro
a mostrarti un paese
che non riconoscevi
e ti mostravo il tuo passato
in pochi anni
ti ho ripreso appieno
nei miei pensieri più profondi
ho capito quanta forza
hai avuto e donato
a me solo un decimo è servito.
Grazie madre
mi hai concesso
il tuo ultimo pezzo di strada
lo serbo con fervore
e tu da quel mondo sconosciuto
so che vibri per la mia vita.
ti parlavo di Francesco
che più strano non si può
ma per te era solo il Papa
facevamo i cruciverba
e ti chiedevo la parola
che fingevo di ignorare
giocavamo alla tombola
e vincevi caramelle
che regalavo di nascosto
ti ho portato in giro
a mostrarti un paese
che non riconoscevi
e ti mostravo il tuo passato
in pochi anni
ti ho ripreso appieno
nei miei pensieri più profondi
ho capito quanta forza
hai avuto e donato
a me solo un decimo è servito.
Grazie madre
mi hai concesso
il tuo ultimo pezzo di strada
lo serbo con fervore
e tu da quel mondo sconosciuto
so che vibri per la mia vita.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie del vostro commento.