Quante rughe
sotto quella maschera di rosso sperduto
e quel naso ridicolo
su piaghe incancrenite.
Quante lacrime
raccolte nell’invaso
di un sorriso sferzante
e quel passo saltellante
su chiodi arrugginiti.
Quanti vuoti
colmati di fretta
ciechi di convenzioni
e quel glissare amorfo
su ricordi spiattellati.
Rido, si a crepapelle
mentre il cuore scoppia
le due facce si canzonano
in tragicomico refrain
s’arrotola perfida simbiosi
d’amore ricucito d’oblio.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie del vostro commento.