12.10.20

Le due facce

Quante rughe 
sotto quella maschera
di rosso sperduto
e quel naso ridicolo
su piaghe incancrenite.

Quante lacrime
raccolte nell’invaso
di un sorriso sferzante
e quel passo saltellante
su chiodi arrugginiti.

Quanti vuoti
colmati di fretta
ciechi di convenzioni
e quel glissare amorfo
su ricordi spiattellati.

Rido, si a crepapelle
mentre il cuore scoppia
le due facce si canzonano
in tragicomico refrain
s’arrotola perfida simbiosi
d’amore ricucito d’oblio.

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