21.6.20

Ciechi riflessi


Mi leggo
riflesso invisibile
ipotesi d’esistenza
in un metro quadrato
ispessito di vuoto.

Fissavo l’aura virtuale
di un abbozzo strisciante
afferrato a spigoli
meno aguzzi del silenzio.

Accecato e riverso
non guardavo distratto
oltre l’infranto embrione
che dal nulla risale.

C’infiamma perenne
occluso alle spalle
un sole di speranza:

alziamo gli occhi
oltre l’orizzonte finito
insulso tramestio
di un calpestato presente.

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