Avvolgo
gomitoli di noia
spire insinuanti
aspidi grette
cerco di galleggiare
in oceani di rabbia.
Mi chiedo il senso
se ci sia un dunque
al termine del dolore.
Viaggiamo
sotterrati e barricati
nell'umida cripta
di una preghiera abusiva.
Qualcosa sorgerà
all'alba del riscatto?
O un sole affranto
scoppierà d'inanità?
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