Refoli di pensiero
affilano grumi
staffilano piaghe.
Questo tempo
fra assurde parentesi
sgrano come rosario
porpora fibra
incistati nembi
strappati a sangue.
Ogni nota sofferente
raggiunge l'empireo
con voce declinante
inferisce attonita lama
dall'ugola frantumata
dolce condanna
"ti amo" stormisce.
Resto un'ombra
che viaggia perenne
disegnata in opaco
sui treni del tempo.
Buona vita
ovunque sia
la tua stazione
ovunque si conficchino
le unghie divelte
del mio rimpianto.
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