4.2.22

Verrà un tempo (2)


Verrà un tempo
che ti vedrà
sul dondolo dell’attesa
cestino di rughe scomposte
sfruculiare foto sbiadite
malìa d’incensati anni.

Sul capo un pendolo
di forsennati dubbi,
levigate piattezze
dove hai consumato
grevi trionfi di Nulla.

Ci giravi in tondo
con mefistofelici tocchi
gaudente di maschere,
betoniera di sogni,
ancella di vanità e vacuità.

Sul tuo ultimo dondolìo
comprenderai attonita
che smarristi l’unico sarto
che t’avrebbe vestita di poesia,

l’unico magico elisir
che avrebbe trasformato
le tue rughe in sentieri d’argento,
scolpita d’alabastro,
bella, tremendamente bella
per sempre.

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