18.3.22
Pareti di cristallo
Districarsi
tra ombre impaludate
è sovrumano
per l’ergersi quotidiano
dell’alato senso.
Avvezzo allo spazio
da decifrare in volo,
mortifico il canto
libero e folle
dell’usignolo in amore.
Pareti di cristallo
mi circondano l’ego
che annaspa incredulo
della pochezza umana
farcita di tragedia.
Tornare ad abitare
la magione del sogno,
bucare la corteccia
custode di intimità
nude di ingenuo furore,
è missione salvifica
dell’eterno poeta,
straziato dal pantano
dove muore la missione
di rincorrere le rondini.
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