Amare non è solo
una cassetta della posta
con un nome e un indirizzo.
Non è solo lo sfrigolio
di affamate endorfine,
il logorio quotidiano
tra meccaniche celesti
e sublimi banalità.
Amare è ascolto,
respiro, visione,
profondità.
Amare è prescindere,
sollevarsi da sè,
lasciare in stand by
la propria aura
per esplorare i contorni.
Si scoprirà che
la tua presunta opacità
è splendore
nel buio del mondo,
sofferente e solo.
Sei ricco
a tua drammatica insaputa.
Tanto ricco
da poter spendere
immense fortune
nel rivolgere
sguardo e condivisione
a chi vive ai margini
di un Natale bombardato.
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