11.5.25

Gaza



Gaza è un macigno
di ossa stritolate
mangime di corvi,
diroccato museo
di ombre e palloncini.

Gaza ha un dito puntato
verso un occidente putrefatto
immeritata culla
di corrotta civiltà.

Gaza ci rincorrerà
nella notte dei tempi
con la falce del perdono,
brucando con nobiltà
l’erba dell’inanità.

Gaza intingerà
il suo pennello di pane
su tavolozze di Storia
incrostando vergogna
sui vetri delle scuole.

Gaza è urlo della terra
tumefatta da inutili parole
sopraffatta dai silenzi
scavo di tombe nane
coperte da cuori di muffa.

Gaza è un unico
grande, perverso macigno
che rotolerà sulle spalle
della nostra incolore progenie.

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