Il 4 gennaio Piero Brescia ha regalato alla città una parte della produzione artistica del fratello Antonio presentando il volume "Totemanzia" nella sala della Biblioteca Rendella. Come già accaduto in passato, quando mi ha "raccontato" di persona il talento di Antonio, consentendomi di tracciare un mio personale ritratto del poeta, sulla base delle sue precedenti pubblicazioni (cfr. su questo blog: "Antonio Brescia l'uomo che ha scalato l'infinito a mani nude"), anche in questa occasione il mio sentire è stato scosso da intense vibrazioni che mi hanno portato ad un altro spontaneo omaggio alla sua arte e all'inestimabile patrimonio d'amore che lega i due fratelli.
Notti insonni
disteso sulle ombre
piegato sul buio
assurde sentenze
devastanti ferite
piaghe ulcerose
scavate nel petto.
Ma tra gli intrecci
dei ventricoli pulsanti
rosso di linfa vitale
galleggia immenso il Dono
un incrocio di armonie celesti
Tu mio clone spirituale
mio mentore e guida
hai dipinto il mio
esangue tappeto
di indicibili colori
hai acceso la miccia
esplodendo il mio torpore
Hai forgiato un miracolo
di versi inesistenti
sulle pagine del mondo
sei assurto Totemante
deridendo i Nuovi Filistei
Mi hai preso per mano
conducendomi all’Intuizione
non mi hai più lasciato:
Camminatore delle galassie
Pioniere dell’Invisibile
fratello mio in eterno
la tua scia luminosa
è il sentiero che percorro.
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