Voglio bene ad un’amica
un’anima leggiadra
che filtra raggi virtuosi di sole
tra fenditure di bastioni
eretti su un pianeta di saccenti,
di razzisti, di scurrili.
Voglio bene ad un’amica
che porge mani invisibili
che lancia un pensiero
lontano, nel buio di un sospiro,
vicino, nel vulnus di un lamento.
Voglio bene ad un’amica
tanto ma tanto bella
una stella luminosa
al mio triste crepuscolo.
Voglio bene ad un’amica
tanto ma tanto bene
ed è cosa rara
una congiunzione di pianeti
contigui nel linguaggio dei giusti.
Ricordati sempre di volermi bene
amica mia unico tronco
al quale afferrare le mie radici.
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