E’ accaduto l’altro ieri
o forse in cima al marequando girava Perfect
ed eravamo già partiti
perfetti sconosciuti.
Ci hanno sbeffeggiati
per un mito inopportuno
e ci siamo piegati
al nostro mentore
alcova di altri miti.
Ci hanno deviato
dal nostro binario
scarrozzato fuori luogo
in pasto alle belve,
abbiamo resistito
con fragile dispetto
forti, avulsi, mascherati.
Ma noi, mio cuore,
abbiamo un altro passo
agganciamo aquiloni
tenuti nelle ali
giochiamo a rimpiattino
fra i crateri della luna
e ci siamo corsi dentro.
E’ accaduto forse ieri
ma eravamo già in piedi
a cercare un senso
fra le rughe di un volto,
scagliavamo idee
in un cielo di sassi.
Poi ti sei fermato
alle porte del Tempo
un’anima colorata
di mille arcobaleni
ti ha stretto tra le mani
sussurrandoti il destino
su quella strada di luce.
Ma noi, mio cuore,
abbiamo un altro passo
accarezziamo tramonti
spinti nelle tasche
cuciti sulle gote
veloci su nubi gentili
e ci siamo corsi dentro.
E’ accaduto forse chissà?
ma ci inseguiva il buio
urlando le nostre colpe
le cercavamo disperati
in un tombino di vita.
Poi mi hai trascinato
ancora sul selciato
hai detto “guarda su”
una polvere di stelle
ci copre le ferite.
ancora sul selciato
hai detto “guarda su”
una polvere di stelle
ci copre le ferite.
Ma noi, mio cuore,
abbiamo un altro passo
grattiamo le risposte
con le unghie sanguinanti
e ci siamo corsi dentro
aggrappati a un vento cieco
che ci soffierà lontano.
(*) E’ lo stesso titolo di una poesia scritta da Remigio Ferretti pubblicata nella raccolta “Ballata al vespro” - 1965.
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