24.2.20

Icaro



Dietro l’angolo
del dubbio
alla fonte
del disvelarsi
sul versante
del tentennare
ascolto i miei passi furtivi
restii all’osare.

I sensi arresi
all’assedio del falso
d’incanto vigili
al vento del dolore
pongono queruli dubbi
sfangano tremori
di sterile incoscienza.

Il passaggio incombe
veste maschere irridenti
al vuoto del vivere
orlato di menzogne 
cantate al mostrarsi

Avanzo gravato
da miglia di voli
con eliche stanche
negletto di nuvole sporche
esalando vuoto.

Mi spingo a cercare
pianure infinite
dove rullare felice
perdermi d’azzurro
tornare lassù
dove il canto del sole
è preda di anime elette.

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