23.1.21

Cioccolatini di gioia

Le mie giornate
esorbitanti spazi
di mera sopravvivenza,
gesti di assuefazione,
dondolii di limbo,
perifrasi di nonsenso
truccati e organizzati.

Poi inaspettate crepe
sul muro grigio bulimico:
ed ecco che sei ombra viva
catturi quegli spazi
mi trasporti nel tempo
che non è mai trascorso.

Parliamo, voltiamo pagine di tutto,
la spesa, l’auto che non parte,
il vicino che urla, il mondo fuori
che puó rompersi in mille pezzi
ma che c’importa? siamo tu ed io
a tenerci la mano, condire l’insalata,
un bicchiere di vino e un verso di Neruda.

A raccontarci la vita che scorre
su tornanti impraticabili,
salite aguzze sanguinanti
e allora ci voliamo sopra
folli di risa, di lacrime da bere
insieme, sottobraccio al fuoco
del camino sfrigolante d’amore.

Spicchi delle mie giornate
che scappano via dalla fantasia
corrono in fondo a corridoi
dove li riprenderò umidi di sogno
per ricominciare all’infinito
rintocchi di beatitudine
cioccolatini di gioia.

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