12 gennaio 2021

Lo scherno alla tempesta


A volte accade che di proposito 
volti la schiena alla tempesta:
ella vuol ghermir la preda
e non tollera il mio scherno,
urla, ruggisce, bestemmia
mi lambisce, mi rincorre.

A volte soave m’illude
con tropicali calme
solo cinici espedienti
per poi proiettare
neri arabeschi di morte.

Ma io sfuggo in alto
dove mi porta la poesia,
vette inarrivabili al tormento
che s’arrende rarefatto.

E lo sguardo va oltre il tempo
riporta essenza di sole
indimenticabili fremiti d’oriente
profumi e aromi di sirene.

Ma se il rotear di mondi
ha un senso definito
altre rive son da consegnare
alla giustizia del destino:
io volo, invento traiettorie,
cavalco stormi di comete
traccio iperbole d’argento,
altri strisciano falsi,
incapaci di lasciar la terra
nullità rotolanti nel fango.

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