18.3.21

L'astronomo e il poeta



Un bel mestiere quello dell’astronomo. Passa una vita a sfruculiare fra le stelle cercando un posto che possa assomigliare alla Terra.
Ogni santo giorno con gli occhi incollati a quelle fantastiche lenti che scorrazzano il buio più nero, tra migliaia di puntolini cercandone uno, uno solo, che parli il tuo stesso linguaggio biologico, che racchiuda in sè le stesse leggi della vita che conosci. Un’affinità. Una simbiosi. Un comune terreno genetico.
Un bel mestiere quello del poeta che indirizza fiori colorati a posti immaginari. Ogni santo giorno a trasformare le sue emozioni in strisce di parole volanti, a ricamare arpeggi destinati ad un’anima sconosciuta, una sola, che parli lo stesso linguaggio del volo, che abiti lo stesso spazio d’infinita bellezza. Alla ricerca di un cielo che possa raccogliere quei versi, prenderne possesso e amarli. Un’affinità. Una simbiosi. Un comune terreno genetico.

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