di un altro anno
di un altro senso
e tu mi frantumi ancora l’anima
con i pezzetti che rotolano in fondo
ad un cassetto tarlato di dubbi:
tu che hai separato
Scilla e Cariddi, Calpe ed Abila,
hai zittito Sibille ed Oracoli,
hai raccontato la storia
per cui si muove l’universo
in un ciclico, rocambolesco,
funambolico combinarsi
di chimiche celesti.
Dove sei? voglio amarti ancora
fondermi nella tua essenza di sole
accoccolarmi all’ombra dei tuoi seni
donarti piacere senza fine
senza tempo senza pause
ancora sentirti mia
ancora tuo oggetto
ancora bere alle tue fonti
ancora mia ultima poesia del mistero
ancora ultima spiaggia del mio mare
sommergimi, sporcami di sogni,
avvolgimi di firmamenti
buca le frontiere del tempo
ritorna miracolo primordiale
ritorna a nascere dentro di me.
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