Il dolce sedimento
di una memoria uncinanteinferisce avidi tagli
sul mio corpo nudo
offerto al tuo dominio.
Affonda affonda ancora!
Lecca il mio sangue vivo
bèati del mio dolore gaudente:
solo al calar dell’ombra
rinfodera la lama
serbàta per l’alba sanguigna.
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