4 giugno 2019

Recensioni all times



La musica accompagna il film della nostra vita ed ognuno di noi si crea la propria colonna sonora. Questi sono i pezzi che più hanno rappresentato momenti, sentimenti, emozioni della mia sceneggiatura.

Antonello Venditti – Sotto Il Segno Dei Pesci: una delle colonne sonore degli anni dell'impegno, dei valori, della voglia di cambiare il mondo, un pezzo di storia custodito nel cuore.

Bob Dylan – Knocking On Heavens Door: idem come sopra con in più un respiro planetario, una rivoluzione globalizzata.

Bob Marley – No Woman No Cry: l'apoteosi cadenzata della donna, dell'amore senza confini e senza tabù, senza "prigioni" e senza limiti, la rivoluzione del privato.

Francesco De Gregori – Il Canto Delle Sirene: il rimpianto nelle ossa per non avere amato abbastanza un padre e non essere stato amato nel modo giusto, il desiderio sconfinato che ciò non accada mai più, da piangere senza ritegno.

John Lennon - Imagine: la fotografia del mondo, un affresco sublime, la volontà di esserci, sempre.

Neil Diamond – September Morn: le note malinconiche e nostalgiche di una stagione di riflessioni e di rimpianti.

I Nomadi – Io Vagabondo: l'eterno bambino che vive in me, la voglia di girare il mondo senza se e senza ma.

Roberto Vecchioni – Figlio, Figlio, Figlio: senza commento solo da commuoversi e piangere per la forza della verità.

I Beatles - Yesterday: quello che era e non può tornare, quello che di bello è restato in me.

Gli Eagles – Hotel California: la ballata dell'amicizia, della solidarietà, dell'altruismo che non ha razza, religione, sesso o pregiudizi.

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