Subdola e ipocrita
indossando la tua maschera da velenosa serpe
hai affondato una lama
brillante di effimeri trucchi
nella mia spalla sinistra
ghiacciando inutili palpiti.
Ma non è tracimato vivido sangue
bensì effluvio di catartici sogni
e tu - involontaria levatrice -
hai toccato il miracolo
facendo sì che dessi alla luce
un passeggero di versi:
il Poeta che dormiva in me.
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