Io amai.
Come coniugare un miracolo,
un passato remoto
di un tempo rugginoso,
uno strofinarsi di primavere
in un letto di comete.
Io amai
È prima persona
di un verbo prostrato
ad un solo oggetto,
è regola quantistica,
assioma sinfonico
destinati all’assurdo.
Ci fu un tempo
in cui amai
e strappai
il mio cuore
facendone coriandoli
affidati al maestrale.
Ci fu un tempo,
- divino telaio -
che tessette una stoffa
d’infinita gioia
aderente ai sogni.
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