E gira gira la giostrina
con addosso
un cerchio di domande
cavallucci domati
dal senso dell’inutile
fuoristrada dell’ovvio.
Gira gira la giostrina
dove sistemiamo
alla bell’è meglio
i nostri sogni bambini
abbagliati da lucine
assordati da cantilene.
Gira gira la giostrina
al ritmo arterioso
di pulsazioni sotterrate
fra reticoli di assenze:
noi gabbiani panchinari
non vorremmo mai atterrare.
Gira e rallenta la giostrina
ci abbottoniamo i cappotti
le lucine si abbassano
siamo pronti a riprendere
i nostri sogni bambini
per tenerli sempre con noi.
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