Il poeta
siede su un divano di parole ha il cielo nella mano
dai suoi palmi volano
matrimoni di vocali e consonanti
danza tra metafore ed ossimori
bacia sulle labbra
rime ed endecasillabi.
Il poeta
inventa ogni giorno
una lingua sconosciuta,
grammatiche forgiate
dal fuoco delle nuvole
verbi che s’inseguono
felici tra tornanti di rose.
Il poeta
entra ogni secondo in un sogno
comunica pulsioni stellari
traduce sinfonie d’uragani
porge doni all’infinito
avvolti da nastri di sole.
Il poeta
beve i maestosi colori del tempo
s’inginocchia all’altare del mito
ama ed ama senza ritegno
nel profondo senza pudore
fino alla fine del dolore.
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