5.1.22

Acidi imperfetti

 

Ecco che scivola via
sotto i tacchi del già sentito,
già assaggiato, già dissimulato.

Azioniamo quel meccanismo
che separa il falso dal reale,
il corretto dall’agognato.

Viviamo sul meridiano
dell’enfasi virale
dove si consumano
le nostre briciole di godimento.

L’icona del bambino
si ritrae nella ciclica delusione
di un mancato miracolo
recluso fra le pareti
del nostro carcere dorato.

Abbiamo palpebre abbassate
che non scavalcano
i parapetti fortificati
delle nostre certezze vuote
addobbate una volta l’anno
di ridicoli pentimenti.

Ma tant’è:
siamo acidi imperfetti,
sinossi bulimiche,
cosmiche casualità,
come asteroidi impazziti
viviamo a casaccio
nella pace dell’incoscienza.

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