A volte mi capita
di passeggiare
su pensieri smarriti
al di là del ciglio
che separa e strugge
la collina dal mare,
il buio dalla tenerezza.
E respiro intensamente,
immetto socialità
in alveoli angosciati
da vecchie pandemie.
Anarchici abbruttiti,
falsi eremiti,
cavalieri del dubbio,
oceanografi dell’anima,
scrutiamo il cielo dell’utopia
tracciando raggi di poesia.
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