7.7.20

L'eterno ritorno

Nell’arido trascorrere 
di meriggi aggrumati
di sole reclino
da lungi insinuato
tra innocue vacuità
ti affacci impertinente
ninfa dei miei boschi
eccentrica fata
fulgente sciamana
senza scampo
mi possiedi inerme
e mi sbriciolo in te.

Resta ancora
deflagrami dentro
srotola il mio supplizio
calpesta la mia noia
leggimi la fiaba
del nostro eterno ritrovarci.

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