L’aria
rassodata da frange rubino screziato d’avorio
contiene refoli di te
resilienti tenaci
aggrappati ad uno sbavo
di tempo soffuso
l’ombra di te
emerge dal cerchio
paludato dove stremato
argino il dolore.
Ho la proiezione
del tuo volto
sul soffitto dorato
del mio tempo vuoto
accarezzo i tuoi capelli
brivido divino
non sei mai andata via
popoli le mie notti
canti le serenate
del mio perenne inverno
bacio la tua ombra
mia unica scialuppa
nel naufragio della vita.
popoli le mie notti
canti le serenate
del mio perenne inverno
bacio la tua ombra
mia unica scialuppa
nel naufragio della vita.
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