Avevo scagliato
la penna del cuorelontano
fra cespugli ammuffiti
e venefiche spine di rosa
non un rimpianto
per tanti versi donati
a dei falsi e bugiardi
non un singhiozzo
per icone sbiadite
miserevoli mantidi
non un’esitazione
per ladre di sogni
mediocri burattine
ma dal perfido miraggio
sono cresciuto poeta
e la voglia incalza
chino sull’aiuola
rimesto speranzoso
il terreno del destino
troverò la mia penna
scriverò ancora
salirò delirante
a disegnare comete
a vibrare armonie
a colorare arcobaleni
nel cielo dell’Amore.
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