3.2.25

My way - Frank Sinatra


La mia reinterpretazione:

Un giorno malaticcio
di un febbraio informe
mentre camminavo
su una strada
acciottolata di pensieri,
scalciando parole mal viste,
mi sono voltato indietro
richiamato nel dubbio
dalle mie stesse scarpe.

E ho guardato le cose
con le loro anime lasciate,
ciò che ho amato e perso,
ciò che continuerò ad amare
le sconfitte illuminate,
e le vittorie oscurate.

Ma sono stato io
e l’ho fatto a modo mio
con in saccoccia gli sbagli
le tentazioni e gli inganni.

Solo io ho camminato
su questa polvere di eventi
e tutte le volte
che ho travolto qualcuno
ho chiesto perdono
fuori e dentro di me,
molto dentro di me.

Ma sono stato io
e l’ho fatto a modo mio
con in testa la vita
e la voglia di sogno.

E ora sono qui
non manca molto ormai
in alto ci sono stelle sconosciute,
mondi fantastici
e sono grato a me stesso
per la strada che ho percorso
amando, soffrendo,
ferendo e ferendomi.

Ma sono stato io
e l’ho fatto a modo mio.

2 commenti:

  1. Meravigliosa ❤️

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  2. Come diceva Borges: “Il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza.”
    I tuoi scritti, Ferruccio, sono arguti, spesso ironici, sempre di piacevole lettura.

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Grazie del vostro commento.