Pioveva tra una selva di gambe
inferocite da un’inerzia malata
non gli piaceva più vivere
poi sentì una voce fradicia
chiedeva aiuto senza labbra
e il pianto era pozzanghera
e il pianto era d’argento
lui si fermò nel vetro
e si rise addosso
non gli piaceva più sognare
ma lei lo chiamò per nome
e lui pensò che forse
era già in paradiso
lei si fermò nel vetro
ed erano bellissimi
bagnati di ferite aperte
seduti tra le lacrime
mentre piovevano angeli
sì forse erano già in paradiso
in una piazza di folla malata
che ignorò quei due barboni
stretti in un giorno di pioggia
abbracciati in paradiso.
inferocite da un’inerzia malata
non gli piaceva più vivere
poi sentì una voce fradicia
chiedeva aiuto senza labbra
e il pianto era pozzanghera
e il pianto era d’argento
lui si fermò nel vetro
e si rise addosso
non gli piaceva più sognare
ma lei lo chiamò per nome
e lui pensò che forse
era già in paradiso
lei si fermò nel vetro
ed erano bellissimi
bagnati di ferite aperte
seduti tra le lacrime
mentre piovevano angeli
sì forse erano già in paradiso
in una piazza di folla malata
che ignorò quei due barboni
stretti in un giorno di pioggia
abbracciati in paradiso.
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