8 febbraio 2013

Al di sopra della legge.



Mario Draghi non è più un cittadino italiano. Perlomeno dal marzo 2009, se non da prima. E lo stesso dicasi per gran parte del management di Bankitalia. E per Lamberto Cardia ex presidente della Consob. Essere cittadino italiano significa essere uguale a tutti gli altri cittadini nei confronti della legge. E la legge italiana disciplina l’obbligo di denuncia: esso vige per i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio (art 357-358 cp.) nell'esercizio delle loro funzioni o per i reati di cui vengono a conoscenza in ragione dell'esercizio che essi svolgono. E gli “incaricati di pubblico servizio” ex art. 358 sono coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio. Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata, dalla mancanza dei poteri tipici di quest'ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale.

Ricostruiamo brevemente i fatti.

L'8 novembre del 2007, il Monte dei Paschi di Siena annuncia con una nota di aver raggiunto un accordo con Banco Santander per l'acquisto di Banca Antonveneta per 9 miliardi di euro,

Rothschild fu l’Advisor di Santander nell’operazione che portò al passaggio di Antonveneta a Mps ad un prezzo di circa 3,5 miliardi superiore a quanti ne aveva pagati l’istituto spagnolo soltanto due mesi prima. Nell'operazione precedente con cui Santander aveva acquistato Abn Amro, la allora settima banca italiana era stata valutata 6,6 miliardi di euro, incluso il valore di Interbanca (tra gli 800 mln e 1,1 mld) che però Santander si è guardato bene dal vendere dato che era l’unico asset strategico. All’annuncio una parte della stampa finanziaria è entusiasta(1), ma una parte più consistente(2) è quantomeno perplessa. E come paga l’acquisto il MPS? “Il corrispettivo sarebbe stato finanziato per il 50% circa attraverso un aumento di capitale offerto in opzione a tutti gli azionisti. Per il 20/25% circa tramite la cessione di asset non strategici e per la restante parte attingendo alla liquidità disponibile al “funding” tramite strumenti di debito (senior e subordinate)” In parole povere debiti su debiti. Il MPS non aveva il becco d’un quattrino in cassa. Però il MPS non può iscrivere a bilancio una bolla così grossa. E cominciano i trucchi. A luglio 2008 MPS, dopo aver scatenato la sua fantasia “creativa” per racimolare denaro, riversando sul mercato porcherie tossiche di ogni tipo, comincia a pagare Santander e solo allora Bankitalia chiede spiegazioni e rettifiche. Queste rettifiche (con altre evoluzioni nel cielo della finanza virtuale) vengono fatte prontamente….nel marzo 2009! Quindi a marzo 2009 Bankitalia e la Consob, se non erano guidate da dei piloti automatici, avevano tutti gli elementi per portare le carte in tribunale. Ma non l’hanno fatto, venendo meno ai loro obblighi, non tanto istituzionali, quanto quelli che dovrebbe avere qualunque cittadino che viene a conoscenza di una ipotesi di reato, ancor più se siede su delle poltrone di alta responsabilità. Proprio quegli obblighi di responsabilità che vengono fatti pesare sulle spalle delle migliaia di lavoratori delle banche e delle poste quando si chiede loro di vigilare sulle operazioni della clientela per fronteggiare i pericoli del riciclaggio e dell’evasione fiscale. Quegli operatori che rischiano in proprio anche per delle semplici omissioni e quando commettono un errore devono affrontare processi e vessazioni mediatiche, senza neanche una difesa legale dell’Istituto del quale fanno parte. Quella per lo Stato tecnocratico è solo feccia. Ma i managements non si toccano perché devono salvare l’onore e il prestigio dell’Italia nel club/cupola della finanza europea. Mussari è saltato dalla promozione per meriti sul campo a presidente dell’ABI, quando un altro banchiere, Profumo, anche lui non proprio integerrimo, ha avuto l’ordine di scaricarlo proprio da Bankitalia, perché diventato troppo scomodo. L’impressione è che metodi e comportamenti siano stati mutuati da un’altra Cupola.



(1) http://video.corriere.it/acquisizione-ottima-notizia-il-sistema-bancario-italiano-speriamo-diventi-anche-correntisi-/82096924-8e11-11dc-8287-0003ba99c53b

(2) http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/11/mps-compra-antonveneta.shtml

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